Se sei incinta molto probabilmente, sarà stata calcolata la tua data presunta di parto.
Tutto sembra così preciso e ordinato, il calcolo sembra quasi fatto con certezza, in realtà di certo c’è ben poco, vediamo insieme perchè.
Come è nata la data presunta di parto?
All’inizio del 1800 un ginecologo tedesco, Franz Naegele, dichiarò che una gravidanza doveva durare 40 settimane.
Tuttavia, Naegele, non dice quando si deve iniziare a contare: dall’inizio dell’ultimo ciclo o dall’ultimo giorno dell’ultimo ciclo.
Il suo testo può essere interpretato in due modi: o si aggiungono 7 giorni al primo giorno dell’ultima mestruazione, o si aggiungono 7 giorni all’ultimo giorno dell’ultima mestruazione.
Nel corso del 1800, diversi medici interpretarono la regola di Naegele in modi diversi.
La maggior parte aggiungeva 7 giorni all’ultimo giorno dell’ultima mestruazione.
Oggi quasi tutti i medici utilizzano la regola di Naegele che aggiunge 7 giorni al primo giorno dell’ultima mestruazione e poi conta in avanti di 9 mesi: una regola che non si basa su alcuna evidenza attuale e che potrebbe non essere stata nemmeno voluta da Naegele.
Cosa succede in natura?
In qualsiasi modo si voglia calcolare la data presunta di parto, c’è comunque un altro aspetto da considerare.
Nella meravigliosa diversità della condizione umana, ogni individuo si sviluppa in modo unico.
Cresciamo a ritmi diversi, conduciamo vite di durata variabile, presentiamo volti e capelli dai colori differenti.
Sarebbe strano se tutte le gravidanze avessero una durata uniforme.
Lo stesso succede in natura, osserva per esempio le mele su un albero: ciascuna di esse impiega un tempo diverso per maturare.
È impossibile pensare che tutte le mele di un albero possano maturare contemporaneamente.
Perchè invece sembra normale considerare che tutti i bambini nascano nelle stesse esatte tempistiche?
Cosa succede nei diversi paesi del mondo?
Ogni paese ritiene che la gravidanza duri tempistiche differenti.
Ad esempio, nel Regno Unito ed in Italia una gravidanza a termine è generalmente considerata di 40 settimane, mentre nella maggior parte dei paesi europei, si considera di 41 settimane.
In Kenya, si può arrivare fino a 43 settimane.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la durata media di una gravidanza varia tra le 37 e le 42 settimane, con un intervallo di oltre un mese.
Alcuni bambini nascono di dimensioni normali e in modo completamente naturale anche a 44 settimane o anche qualche giorno in più.
Al contrario, alcuni bambini nati a 36 settimane possono essere completamente pronti per affrontare il mondo.
Se vivi in Italia dopo le 40 settimane potresti essere considerata “in ritardo” invece se vivi in Kenya sei nelle “normali” tempistiche, strano no?
Perchè la data presunta di parto non è precisa?
Il calcolo della durata della gravidanza si basa quindi, sul primo giorno, dell’ultima mestruazione della donna.
Tuttavia, dato che il ciclo mestruale di una donna può essere irregolare e che il momento del concepimento può variare all’interno del ciclo, il calcolo può risultare impreciso.
C’è però un altro modo per calcolare la data presunta di parto, l’ecografia.
Un’ecografia prima delle 20 settimane è di solito più accurata rispetto al calcolo fatto seguendo il ciclo mestruale, e l’accuratezza di un’ecografia aumenta se viene effettuata tra le 11 e le 14 settimane.
Anche le ecografie, sebbene utili, sono però soggette a una certa incertezza.
Cosa dicono le ricerche scientifiche sulla durata della gravidanza?
Il metodo convenzionale per calcolare la data presunta del parto, che si basa su 40 settimane dalla data dell’ultima mestruazione, non è supportato da prove concrete.
È più accurato fornire un intervallo di tempo in cui è probabile che si verifichi il parto:
- Per le donne che partoriscono per la prima volta, circa la metà darà alla luce il bambino entro 40 settimane e 5 giorni dalla data dell’ultima mestruazione, mentre l’altra metà darà alla luce dopo tale termine.
- Per le donne che hanno già avuto un parto in precedenza, circa la metà darà alla luce il bambino entro 40 settimane e 3 giorni dalla data dell’ultima mestruazione, mentre l’altra metà darà alla luce dopo tale periodo.
Questi intervalli forniscono una prospettiva più realistica sulla durata della gravidanza e tengono conto delle variazioni individuali che possono influenzare il momento del parto.
Il concetto di una “data presunta di parto” può causare danni alla donna in diversi modi
Innanzitutto, questa data creerebbe aspettative e pressioni sulla donna, facendola sentire come se il parto dovesse necessariamente accadere in quel giorno specifico.
Questa rigidità temporale può generare ansia, frustrazione e senso di fallimento se il parto non si verifica entro quella data.
Le stime statistiche mostrano che una parte significativa delle donne partorisce dopo la cosiddetta “data presunta di parto”. Pertanto, etichettare una donna come “in ritardo” o “fuori termine” basandosi su quella data è fuorviante e può alimentare ulteriormente le pressioni e l’ansia.
È fondamentale quindi, avere una visione più flessibile e rispettosa del processo di nascita, consentendo alla natura di seguire il suo corso e dando alle donne il tempo necessario per il loro corpo e il loro bambino di completare il processo di gestazione.
C’è solo una persona che conosce veramente la “data di scadenza”, ed è il vostro bambino, che la tiene segreta.
È importante ricordare che tutti i bambini nascono nel giorno del loro compleanno.
Invece di concentrarsi su una data specifica, è più utile considerare un intervallo di tempo in cui il parto è probabile, rispettando il processo individuale di ogni donna e lasciando che il parto si verifichi naturalmente quando sia madre che bambino sono pronti.
In conclusione, prima di procedere con un’induzione del travaglio, è essenziale considerare i diversi fattori, come la salute della madre e del bambino, il benessere, le raccomandazioni mediche e le preferenze personali, per prendere decisioni informate sulla gestione del travaglio e della nascita.
- American College of Obstetricians and Gynecologists (2017, Reaffirmed 2019). Committee Opinion No. 700. Methods for Estimating the Due Date. 129, e150-154.
- Katharine Graves -The hypnobirthing book
- Baskett, T. F. and Nagele, F. (2000). Naegele’s rule: a reappraisal. BJOG 107(11): 1433-1435.
- Khambalia, A. Z., Roberts, C. L., et al. (2013) Predicting date of birth and examining the best time to date a pregnancy. Int J Gynaecol Obstet 123(2): 105-109.
- Taipale, P. and Hiilesmaa, V. (2001). Predicting delivery date by ultrasound and last menstrual period in early gestation. Obstet Gynecol 97(2): 189-194.
- Foto Credit
1 commento su “La Verità sulla Data Presunta di Parto”
Pingback: Yoga Prenatale | Le 8 Cose Da Sapere Sull'Induzione Del Travaglio
I commenti sono chiusi.